8 Novembre 2021

Prima visita ginecologica: quando farla e come si svolge

Pubertà e adolescenza sono periodi di enormi cambiamenti, fisici, caratteriali e psicologici, e per una giovane donna la prima visita ginecologica è uno dei momenti più importanti: ugualmente atteso e temuto, il primo appuntamento nello studio del ginecologo è fondamentale per poter valutare lo stato di salute dell’apparato genitale femminile e controllare che tutto funzioni regolarmente.

Ma non solo: grazie a una chiacchierata con lo specialista è possibile ricevere un parere serio e competente riguardo le molte domande che affollano la testa relative alla propria sfera intima o alla sessualità. Timori e imbarazzo spesso spingono a rimandare la prima visita ginecologica, ma è invece un’ottima idea affrontarla con serenità.

Sapere quando fare la prima visita ginecologica, come si svolge e come prepararsi a quel momento, potrebbero essere ottimi incentivi per riuscire a gestire l’appuntamento con più tranquillità. Ecco, quindi, tutto ciò che c’è da sapere sul primo incontro con il medico ginecologo!

Prima visita ginecologica: quando farla?

Un’età fissa consigliata per la prima visita in realtà non esiste. Molte ragazze scelgono di rivolgersi al ginecologo dopo la comparsa del menarca, ovvero dopo la prima mestruazione, per effettuare un check up completo dell’apparato genitale e iniziare a introdurre questa buona abitudine nelle proprie routine periodiche. Ma, soprattutto se il primo ciclo è comparso particolarmente presto, è tranquillamente possibile ritardare l’incontro attorno ai 14/15 anni o comunque metterlo in agenda in vista dei primi rapporti sessuali completi (o immediatamente dopo il primo): sarà infatti possibile in questo caso verificare la salute del proprio sistema riproduttivo e ottenere inoltre dallo specialista tutti i chiarimenti di cui si può aver bisogno riguardo alla sessualità, alla contraccezione o al rischio di malattie sessualmente trasmissibili.

Molte adolescenti in ogni caso prendono appuntamento con il ginecologo solamente in seguito al manifestarsi di problematiche in qualche modo connesse con la sfera intima o con la regolazione dei livelli ormonali, come la comparsa di eccessiva peluria, acne, disturbi anatomici, irregolarità nel ciclo o dolori mestruali eccessivamente intensi.

Le tariffe che i ginecologi possono richiedere per una visita variano parecchio da professionista a professionista e anche nel caso in cui ci si affidi al Sistema Sanitario Nazionale o che si preferiscano visite private: definire quanto costa la prima visita ginecologica è quindi difficile a priori, ma è molto semplice reperire questa informazione semplicemente contattando direttamente gli studi, o provando a chiedere consiglio alla mamma o a un’amica di fiducia che ha già preso il suo primo appuntamento.

Come si svolge la prima visita dal ginecologo?

Solitamente la visita dal ginecologo si svolge in due momenti distinti. La prima fase è una semplice chiacchierata conoscitiva, durante la quale il medico potrà raccogliere tutte le informazioni sul suo nuovo paziente, cercando di capire di più sulla sua storia clinica, sulla regolarità del suo ciclo (se presente), sull’eventuale familiarità con particolari patologie e sui motivi principali che hanno convinto a fissare la visita.

Cosa portare per la prima visita ginecologica? Molto utile è avere con sé i principali referti medici e gli ultimi esami del sangue effettuati, in modo che il medico possa già farsi una prima idea del quadro clinico generale.

Terminato questo primo momento di colloquio, arriva quello della visita vera e propria: nello studio di ogni ginecologo è presente un piccolo spogliatoio o un paravento, che consente alla paziente di togliersi scarpe, pantaloni e slip prima di accomodarsi sul lettino ginecologico, per l’ispezione degli organi genitali esterni e/o di quelli interni, vagina, utero e ovaie.

La visita si svolge con la paziente stesa sul lettino, con le gambe appoggiate ad appositi poggiagambe, in una posizione che lascia rilassare l’addome e che consente al ginecologo di eseguire la visita correttamente: la situazione può destare imbarazzo, ma si tratta in realtà di una semplicissima visita medica di routine e il medico stesso sarà il primo a mettere a proprio agio la paziente, in modo che tutto proceda nella maniera più serena possibile.

La visita ginecologica dei genitali esterni prevede una semplice osservazione degli stessi, per accertarsi non siano in corso infezioni o patologie, mentre per valutare l’anatomia e lo stato di benessere dei genitali interni il ginecologo utilizzerà due metodi:

  • palpazioni bimanuali eseguite attraverso speciali manovre che permettono un esame approfondito della vagina e delle condizioni di utero e ovaie;
  • l’utilizzo dello speculum, un divaricatore a uso ginecologico che consente di osservare il collo dell’utero e di eseguire con facilità alcuni importanti esami. Ad esempio, un’ecografia transvaginale, un veloce esame grazie al quale è possibile valutare con molta più precisione il funzionamento delle ovaie o rilevare malformazioni ed eventuali disfunzioni dell’apparato genitale.

Nel caso di donne ancora vergini, se necessario l’esplorazione dei genitali interni può avvenire per via rettale ed è spesso preferita un’ecografia transaddominale a quella transvaginale.

Altro controllo rilevante, da eseguire con regolarità dopo il primo rapporto sessuale, è il Pap test, un semplicissimo prelievo di materiale dal collo dell’utero eseguito tramite uno speciale spazzolino: l’esame può essere leggermente fastidioso per alcune donne particolarmente sensibili, ma in ogni caso mai doloroso. Si rileva però essenziale per la prevenzione del tumore al collo dell’utero, provocato da un virus sessualmente trasmissibile (l’HPV).

La visita ginecologica può anche essere completata con una visita senologica: una semplice palpazione del seno, per accertarsi dell’assenza di formazioni anomale, a cui può seguire la prescrizione di ulteriori controlli, come un’ecografia o una mammografia.

Una volta terminata la visita sul lettino è possibile rivestirsi e tornare a sedersi alla scrivania del ginecologo, per avere tutte le sue valutazioni in merito ai controlli appena eseguiti e per porre tutte le ulteriori domande che possono essere sorte. È importante cogliere quest’occasione per togliersi ogni possibile dubbio, poiché il ginecologo è a completa disposizione della paziente, per aiutarla a vivere la sua vita intima al massimo del benessere e della serenità.

Le domande frequenti sul primo appuntamento dal ginecologo

Tra domande più frequenti tra le giovani donne che si approcciano alla visita ginecologica per la prima volta, molte riguardano la preparazione alla visita: ad esempio, bisogna depilarsi per la visita ginecologica? La risposta è no, non occorre depilare le parti intime per affrontare l’appuntamento ginecologico.

Le uniche accortezze da considerare sono quelle di presentarsi alla visita dopo un’accurata detersione delle zone genitali ed evitare di prendere appuntamento quando si ha il ciclo mestruale, soprattutto se abbondante: oltre al fatto che ciò potrebbe causare ulteriore imbarazzo, renderebbe anche più complicata l’effettuazione di alcuni esami.

È meglio inoltre indossare abiti comodi per la visita, che rendano semplice svestirsi e rivestirsi e, soprattutto, che facciano sentire a proprio agio al 100%. Come già accennato inoltre è perfettamente possibile fare la prima visita ginecologica anche se si è ancora vergini e in questo caso il medico avrà semplicemente cura di eseguire diversi tipi di esami, come eventualmente visite o ecografie solamente esterne.

Avendo le giuste informazioni, la prima visita dal ginecologo, quindi, può essere affrontata con sicurezza e senza preoccupazioni: l’appuntamento con questo medico diventerà, anzi, una preziosa occasione di prevenzione.

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