Prendersi cura di sé con prodotti specifici è una di quelle buone abitudini che non si dovrebbero trascurare mai, da sotto la doccia all’ultimo tocco di make-up.
Vorrei proprio svegliarmi ogni mattina con il viso di pesca riscaldato da un sole bello e clemente, giallo come l’oro, mentre due uccellini azzurri mi stringono i capelli in un nastro di velluto e altrettanti topolini rossi mi sistemano addosso con un paio di nodi veloci un vestito perfetto: ecco fatto, bellissima.
Ebbene, non va proprio così.
Assomiglio più che altro a una dragonessa, nell’aspetto e nella grazia: lenta come il moto di un astro nel cielo, ma non altrettanto brillante, abbattuta dai cuscini, piegata dal sonno, quasi verde e senza percezione di me stessa, è dopo almeno un cappuccino corroborante che comincia la lunga routine quotidiana di bellezza per riacquisire un aspetto decoroso.
La mia beauty routine inizia con quindici minuti di meditazione sull’universo e le leggi che lo governano seduta come Il pensatore di Rodin sul bordo della vasca da bagno. Prendere la decisione di farsi la doccia appena svegli e ancora intorpiditi è una forzatura che tempra anche le anime più forti. Tuttavia ogni volta, in qualche modo, raduno dentro di me il coraggio necessario alla prova e di slancio mi getto sotto l’acqua calda. Due turni di shampoo, uno di balsamo, scrub corpo, bagnoschiuma, detergente intimo e mousse detossinante alla vitamina C per il viso. Un prodotto per ogni parte del corpo. Ho sentito racconti horror di ragazze che si sono trovate ospiti tra i vetri della doccia, prese alla sprovvista, i ripiani spogli, le mensole nude, un’unica bottiglia tipicamente di sei-otto litri con la scritta: “tutto-in-uno”. Io avrei urlato.
Forse, e dico forse (ammesso e non concesso), avrò una manutenzione complicata ma prendersi cura di sé sotto la doccia con prodotti specifici è una delle buone abitudini a cui non sento di poter rinunciare. Inoltre, ormai ho perfezionato un rituale collaudatissimo e me la sbrigo in quaranta minuti comprensivi di: inserimento lenti a contatto, frizione capelli nell’asciugamano, olio per le punte, burro per il corpo, deodorante, siero, crema occhi, intensificatore di luminosità, spazzolatura, asciugatura, lacca spray fissante. Va bene a volte sono sessanta minuti. Se avessi i capelli naturalmente lisci penserei al mondo come un posto più accogliente e benevolo per l’umanità, ma le ragazze con i capelli crespi come me per sentirsi a proprio agio con se stesse a volte hanno bisogno di quei sessanta minuti di toeletta in santa pace.
Vorrei proprio svegliarmi ogni mattina con il viso di pesca riscaldato da un sole bello e clemente, giallo come l’oro, mentre due uccellini azzurri mi stringono i capelli in un nastro di velluto e altrettanti topolini rossi mi sistemano addosso con un paio di nodi veloci un vestito perfetto: ecco fatto, bellissima.
Ebbene, non va proprio così.
Assomiglio più che altro a una dragonessa, nell’aspetto e nella grazia: lenta come il moto di un astro nel cielo, ma non altrettanto brillante, abbattuta dai cuscini, piegata dal sonno, quasi verde e senza percezione di me stessa, è dopo almeno un cappuccino corroborante che comincia la lunga routine quotidiana di bellezza per riacquisire un aspetto decoroso.
La mia beauty routine inizia con quindici minuti di meditazione sull’universo e le leggi che lo governano seduta come Il pensatore di Rodin sul bordo della vasca da bagno. Prendere la decisione di farsi la doccia appena svegli e ancora intorpiditi è una forzatura che tempra anche le anime più forti. Tuttavia ogni volta, in qualche modo, raduno dentro di me il coraggio necessario alla prova e di slancio mi getto sotto l’acqua calda. Due turni di shampoo, uno di balsamo, scrub corpo, bagnoschiuma, detergente intimo e mousse detossinante alla vitamina C per il viso. Un prodotto per ogni parte del corpo. Ho sentito racconti horror di ragazze che si sono trovate ospiti tra i vetri della doccia, prese alla sprovvista, i ripiani spogli, le mensole nude, un’unica bottiglia tipicamente di sei-otto litri con la scritta: “tutto-in-uno”. Io avrei urlato.
Forse, e dico forse (ammesso e non concesso), avrò una manutenzione complicata ma prendersi cura di sé sotto la doccia con prodotti specifici è una delle buone abitudini a cui non sento di poter rinunciare. Inoltre, ormai ho perfezionato un rituale collaudatissimo e me la sbrigo in quaranta minuti comprensivi di: inserimento lenti a contatto, frizione capelli nell’asciugamano, olio per le punte, burro per il corpo, deodorante, siero, crema occhi, intensificatore di luminosità, spazzolatura, asciugatura, lacca spray fissante. Va bene a volte sono sessanta minuti. Se avessi i capelli naturalmente lisci penserei al mondo come un posto più accogliente e benevolo per l’umanità, ma le ragazze con i capelli crespi come me per sentirsi a proprio agio con se stesse a volte hanno bisogno di quei sessanta minuti di toeletta in santa pace.
Non è di certo finita qui, compaiono, in ordine di apparizione: l’ombretto nude, il piegaciglia, la base trucco, il correttore, il fondotinta, la cipria, due fard, l’illuminante, il balsamo labbra, il mascara, il gel per le sopracciglia e il fissatore per il make up. Tutto questo per un trucco naturale, ovviamente, neanche a dirlo. Per essere sicure, ma non sto assolutamente parlando di me, alcune fanno anche due giri di piegaciglia.
Dunque, per prendersi adeguata e amorevole cura di sé sono necessari:
- il tempo sufficiente
- una volontà attiva
- prodotti specifici per ogni parte del corpo da usare sia dentro che fuori dalla doccia, per sentirsi protette anche nelle parti più delicate
E voi? Quali sono i vostri prodotti indispensabili?